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- Scritto da Super User
- Categoria: Notizie
- Pubblicato: 27 Aprile 2017
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Avrebbero favorito una candidata per l'incarico a tempo determinato per la docenza di Storia contemporanea all'università di Catania, anche se non aveva i titoli specialistici adeguati, trattandosi di un architetto, a scapito di un altro candidato con titoli più appropriati per il settore scientifico disciplinare della 'storia contemporanea'. Lo ha sancito il Tar di Catania e lo ha confermato in appello il Cga di Palermo, che ha 'riscritto' la graduatoria di quel concorso svoltosi a Catania nel dicembre 2011.
Il gip del tribunale di Catania adesso ha rinviato a giudizio i tre componenti della commissione giudicatrice del concorso: Simone Neri Serneri, Luigi Masella e Alessandra Staderini per abuso di ufficio e per aver intenzionalmente arrecato un ingiusto vantaggio patrimoniale all’architetto di Catania dichiarata vincitrice del concorso a scapito dello storico vittoriese Giambattista Scirè. L'udienza davanti al tribunale di Catania è stata fissata per il 27 giugno.
"Quando feci il primo ricorso al Tar pensavo che la commissione prendesse atto della decisione e che l'ateneo poi applicasse le sentenze – ha commentato Scirè, che aggiunge - non avrei mai pensato di dover procedere penalmente. In un paese civile non dovrebbe risolvere sempre tutto la magistratura, vale per la politica, vale così per l'università. Sono fiducioso che la giustizia farà il suo corso e che chi ha commesso le irregolarità mi risarcirà per il grave danno alla mia vita e alla carriera accademica".
Fonte www.lasiciliaweb.it