venerdì, 09 maggio 2025

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Boom di spesa nel gioco online: Palermo tra le prime città italiane
Quella del gioco online è una delle poche realtà a continuare una crescita esponenziale nel lungo periodo. Studi di settore e ricerche lo confermano, da ultima quella della CGIA Mestre in sinergia con As.Tro. Nel report pubblicato da questo sito in...

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- La Procura di Catania ha aperto un'inchiesta sulla morte di Valentina Milluzzo, 32enne impiegata di banca, deceduta dopo 17 giorni di ricovero nell'ospedale Cannizzaro per delle complicazioni alla diciannovesima settimana di gravidanza avviata con la procreazione assistita in un'altra struttura.La donna, incinta di due gemelli, nati morti, era alla prima gravidanza. Anche il ministro della salute Beatrice Lorenzin ha deciso di inviare gli ispettori all'ospedale. Il fascicolo della Procura è stato attivato, come atto dovuto, dopo la denuncia dei familiari della donna che nella loro ricostruzione dei fatti parlano di un medico che si sarebbe rifiutato di estrarre i due feti, quando sono entrati in crisi respiratoria, perché obiettore di coscienza, cosa che dai primi esami sulla cartella clinica non risulta. Per i magistrati, quindi, la ricostruzione dei familiari della vittima "al momento non trova alcun riscontro"

- Dopo essere stato lasciato da una giovane catanese su alcuni profili Facebook avrebbe pubblicato insulti e frasi diffamatorie nei confronti della ragazza e di sua madre, minacciando di mettere online alcune foto intime, in suo possesso.E' l'accusa contestata dalla Procura di Catania a un 32enne napoletano, con precedenti per stalking, che è indagato per mobbing e truffa. Indagini sono state eseguite dalla polizia postale di Catania che ha controllato la casa dell'uomo.Su disposizione della Procura, infatti, è stato emesso un decreto urgente di perquisizione, e gli investigatori gli hanno sequestrato smartphone, pc e tablet.

- Un 31enne è stato ferito con tre colpi di coltello a Paternò al culmine di una lite scoppiata, pare, per contrasti legati a questioni sentimentali per una donna.L'uomo, ricoverato in ospedale, sarebbe stato centrato a fianco, collo e addome. I carabinieri della locale compagnia hanno bloccato un 27enne incensurato.

- Il sindaco di Priolo, Antonello Rizza, è stato rinviato a giudizio insieme all'ex assessore alla Solidarietà sociale, Giuseppe Pinnisi, al dirigente del settore Politiche sociali, Flora La Iacona, alla dipendente comunale e cognata, Lucia Grasso, e al responsabile legale dell'agenzia di viaggi, Giuseppa Bellino, con l'accusa di abuso d'ufficio, corruzione e truffa. I cinque erano stati indagati nell'ambito dell'inchiesta "Tutto pagato" del commissariato di polizia di Priolo. Secondo gli inquirenti nei viaggi del Comune destinati a un gruppo di anziani che avrebbero avuto bisogno di cure termali si sarebbero aggiunti il sindaco ed alcuni suoi familiari, tra il 2011 e il 2015. E' il secondo rinvio a giudizio in una settimana che arriva al primo cittadino di Priolo dopo quello relativo all'inchiesta che riguarda i sussidi sociali, elargiti dal Comune a falsi poveri, in cambio dei voti in occasione delle elezioni regionali del 2012 e delle amministrative 2013.

- Rinviato a giudizio Nicola Mancuso, 32 anni, per l'omicidio di Valentina Salamone, la 19enne trovata morta il 24 luglio del 2010 in una villetta di Adrano. Per il caso in un primo momento era stato chiesta l'archiviazione, ritenendolo un suicidio, ma la Procura generale di Catania ha avocato a sé l'inchiesta e dopo perizie dei carabinieri del Ris, che hanno ritenuto di avere trovato tracce di sangue dell'uomo sotto le scarpe della giovane, ha chiesto il processo per l'imputato. Mancuso, che è sposato ed aveva avuto una relazione con la vittima, si è sempre proclamato innocente e attualmente è detenuto per traffico di droga, reato per cui è stato condannato in secondo grado a 14 anni di reclusione.

- Fermati nella notte a circa 32 miglia dal porto tunisino di Sousse da unità della Dogana tunisina due pescherecci italiani, l'Aliseo e l'Amantea, di Mazara del Vallo, con sedici uomini a bordo, subito rilasciati grazie all'intervento tempestivo delle autorità italiane, in particolare dell'ambasciatore d'Italia a Tunisi e del presidente del Distretto della Pesca siciliano che già nella notte si era messo in contatto con il Ministero dell'Agricoltura e Pesca tunisino. 

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