Verdura e devozione. Questo il nome dell'operazione condotta dai Carabinieri della Tenenza di Scicli che, stamani, hanno eseguito quattro ordinanze di custodia cautelare ai domiciliari emesse dal Gip del Tribunale di Ragusa su richiesta del Pubblico Ministero, Francesco Riccio, per il reato di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti in concorso.
L’operazione ha portato all’arresto di quattro soggetti: Antonello Ingallinesi, 47 anni, Mimmo Mormina, 44 anni, Guglielmo Inì, 56 anni, e Giuseppe Mililli, 30 anni. I quattro arrestati sono residenti a Scicli e gravati da precedenti specifici.
I carabinieri di Scicli hanno osservato, controllato, pedinato ed effettuato intercettazioni telefoniche ed ambientali che hanno permesso di arrestare, in flagranza, i quattro e recuperare la sostanza stupefacente. L'indagine è iniziata nel 2016 quando un noto bar in una piazza centrale di Scicli era stato individuato dagli inquirenti come un attivo luogo di spaccio di sostanze stupefacenti. Nel bar, utilizzando la “copertura” fornita dall’attività commerciale, veniva gestita dal titolare, con il sostegno di altri soggetti suoi collaboratori, una fiorente attività di spaccio di sostanze stupefacenti, prevalentemente cocaina, reperita tramite diversi canali che veniva poi venduta o addirittura consumata all’interno dello stesso bar, punto di ritrovo di molti assuntori.
Il nome dell'operazione “Verdura e devozione nasce dall’attività svolta da uno degli indagati principali, venditore ambulante di frutta e verdura, che nelle conversazioni con gli acquirenti usava i nomi di frutta e verdura per indicare, in realtà, le dosi di cocaina. La parola "devozione" era invece usata dallo stesso per indicare la disponibilità a pagare lo stupefacente (“sei devoto a Santa Venera?” per chiedere se l’interlocutore avesse disponibilità di denaro). Gli inquirenti hanno potuto accertare oltre 150 episodi di spaccio che si svolgevano principalmente nel noto bar.