Ragusa: sequestrata la "Mare Jonio" accusata di aver soccorso migranti solo dopo essere stata pagata
01 marzo 2021
Un gruppo interforze composto da personale del Nucleo Pef della Guardia di Finanza Ragusa, della Squadra Mobile della Questura di Ragusa, della Sezione Operativa Navale della Guardia di Finanza di Pozzallo e del Corpo delle Capitanerie di Porto – Guardia Costiera di Pozzallo- ha dato esecuzione, questa mattina, ad un decreto di perquisizione personale e locale e sequestro nei confronti della società proprietaria ed armatrice del rimorchiatore “MARE JONIO” e di alcuni soggetti, C. G., C. L, M. A., M. P., risultanti esserne soci, dipendenti o amministratori, di fatto o di diritto.
Il decreto è giunto al termine di un’indagine coordinata dalla Procura della Repubblica di Ragusa per i reati di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina e di violazione alle norme del Codice della Navigazione.
I fatti riguardano lo sbarco di 27 migranti avvenuto il 12 settembre dello scorso anno, nel porto di Pozzallo, da parte del rimorchiatore “MARE JONIO”, operante per conto della MEDITERRANEA SAVING HUMANS-APS. I 27 migranti erano stati trasbordati il giorno prima dalla M/N MAERSK ETIENNE, battente bandiera danese, che 37 giorni prima li aveva soccorsi in mare a seguito di evento SAR disposto dallo stato di Malta ed era in attesa di indicazione di specifico P.O.S. (place of safety).
Le indagini, avvalorate da intercettazioni telefoniche, indagini finanziarie e riscontri documentali, hanno permesso di far emergere che il trasbordo dei migranti effettuato dall’equipaggio della “MARE JONIO” (secondo l’accusa avvenuto senza nessun preventivo raccordo con le Autorità maltesi, competenti per l’evento, o con quelle italiane ed apparentemente giustificato da una situazione emergenziale di natura sanitaria solo apparentemente documentata da un report medico stilato dal team di soccorritori imbarcatosi illegittimamente a bordo del rimorchiatore) è stato effettuato solo dopo la conclusione di un accordo di natura commerciale tra le società armatrici delle due navi. Secondo questo patto, la società armatrice della M/N MARE JONIO ha percepito un ingente somma quale corrispettivo per il servizio reso.
Da questa mattina sono in corso a Trieste, Venezia, Palermo, Bologna, Lapedona (FM), Mazara Del Vallo (TP), Montedinove (Ap) e Augusta (SR), le operazioni di polizia giudiziaria finalizzate a ricercare ed acquisire ogni elemento utile a comprovare i rapporti tra gli indagati e tra essi e la società danese armatrice della M/N MAERSK ETIENNE, nonché di eventuali altre società armatoriali.