10 dicembre 2021
Ergastolo confermato anche in secondo grado per Giuseppe Panascia, l’uomo accusato di aver ucciso, l’11 ottobre del 2018, la moglie, Maria Zarba di 66 anni. La 1^ sezione della Corte d’Assise d’Appello di Catania (presidente Rosario Cuteri) ha quindi aderito alla richiesta del pubblico ministero, Angelo Busacca, confermando la massima pena per l’imputato. La vittima fu rinvenuta priva di vita, uccisa con un corpo contendente, nella propria abitazione di Ragusa. A trovarla, il nipote che lanciò l’allarme. Le indagini furono indirizzate subito su Panascia. La coppia era in crisi da molto tempo, tanto che la donna aveva deciso di lasciare il marito.
L’imputato ha rinunciato a partecipare all’udienza e non era presente alla lettura del verdetto. Le indagini, gli esiti dell’autopsia e le telecamere, che lo immortalarono uscire dall'abitazione in un lasso di tempo compatibile con l'ora del delitto, hanno chiuso il cerchio attorno alla colpevolezza del pensionato 70enne. Il collegio di secondo grado ha anche confermato il risarcimento alla parte civile. La difesa, dopo il deposito delle motivazioni, ricorrerà molto probabilmente in Cassazione.