Producevano e vendevano farmaci per dimagrige con sostante stupefacenti
11 febbraio 2022
13 persone sono state rinviate a giudizio nell’ambito dell’operazione denominata "Ghost Drug-Lab". Si tratta di un’operazione condotta dalla Guardia di Finanza di Gela, tra il 2016 e il 2020, sotto la direzione degli inquirenti della locale Procura della Repubblica. I soggetti sono originari delle province di Caltanissetta, Agrigento e Catania ed operavano per lo più sul territorio gelese. I reati contestati risultano, a vario titolo, connessi alla produzione e commercializzazione non autorizzata di capsule dimagranti a base di sostanze classificate come stupefacenti o psicotrope. L'operazione ha permesso di ricostruire l’esistenza di una vera e propria filiera di produzione e distribuzione di capsule dimagranti e medicinali illegali, anche attraverso la determinante collaborazione di due medici dietologi gelesi, i quali, secondo l'ipotesi sostenuta dalla Procura, prescrivevano ai propri pazienti l’assunzione delle capsule nelle terapie a scopo dimagrante.
Dalle indagini preliminari è emerso che ogni confezione di capsule dimagranti prodotta dagli indagati conteneva 180 capsule a base di "efedrina" (noto precursore utilizzato per la produzione di sostanze stupefacenti). Il paziente/assuntore, per dimagrire, ne assumeva circa 5 al giorno. L'approvvigionamento delle sostanze chimiche necessarie, tra le quali anche il "Sildenafil" (farmaco per la cura delle disfunzioni erettili) e il "Fenadol" (farmaco antinfiammatorio e antireumatico), nonché diverse tipologie di amminoacidi, avveniva ad opera di un farmacista locale, il quale si riforniva presso due distributori (a Palermo e in Provincia di Prato) ed era impegnato, al contempo, anche nella pubblicizzazione e commercializzazione "sotto banco" del prodotto sul territorio.
La raffinazione delle sostanze avveniva ad opera di un secondo farmacista gelese, non iscritto all’Albo, all’interno di un laboratorio occulto dove, a seguito di perquisizione, sono state rinvenute le attrezzature ed i materiali utilizzati per la preparazione e la sintesi delle sostanze farmacologiche per uso dimagrante, antinfiammatorio, antidolorifico, anabolizzante e per la cura delle disfunzioni erettili.
L'immissione in commercio dei preparati avveniva, secondo gli accertamenti investigativi, anche attraverso un "bar-tabacchi" gelese che era nella diretta disponibilità del farmacista non iscritto all’Albo. Le capsule erano inoltre vendute attraverso una rete di consegna diretta nelle abitazioni degli acquirenti/assuntori. In altri casi, la commercializzazione avveniva tramite spedizione con corriere espresso, dietro pagamento del relativo corrispettivo attraverso la "ricarica" di una carta postepay. Le indagini, svolte anche mediante accertamenti bancari e fiscali, hanno consentito di quantificare il profitto illecito complessivamente conseguito dagli indagati in 579.000 euro, considerando che una confezione contenente 180 capsule veniva venduta al prezzo di 75 euro.