10 marzo 2022
“Nelle stazioni di campionamento prossime all’approdo di Gela le concentrazioni dei composti radioattivi sono risultate essere sempre inferiori ai limiti di rilevabilità, a esclusione dell’Uranio 238 e del Torio 234”. È un passaggio del parere negativo che la Regione Siciliana ha inviato nei giorni scorsi al ministero per la Transizione ecologica sul progetto del gasdotto che dovrebbe collegare Malta a Gela. A scrivere il documento è stato l’ente gestore della riserva del Biviere e riguarda la procedura di valutazione ambientale di un’opera del valore di centinaia di milioni di euro, finanziata dall’Unione europea perché ritenuta strategica nel Mediterraneo, soprattutto per la capacità di approvvigionamento di gas da parte di La Valletta. Il tema del gasdotto finirà anche al vaglio del Parlamento europeo per effetto di un’interrogazione dell’eurodeputato dei Verdi Ignazio Corrao. “La corsa all’approvvigionamento del gas genera mostri – scrive in una nota-. Non permetteremo che il gasdotto Italia-Malta, richiesto dal governo maltese, distrugga i siti naturali protetti dall’Ue a Gela”.