21 marzo 2022
Dopo l'elezione, abbiamo intervistato la neo-presidente della Commissione Trasparenza, Valentina Argentino. Ecco le sue dichiarazioni:
"Ebbene si, dopo quattro mesi dalle elezioni amministrative finalmente è stata costituita la Commissione Trasparenza. Sono stata eletta presidente, debbo dire, dopo un percorso travagliato. Non mi sono candidata, a dire il vero, ho accettato la presidenza per uscire da questo assurdo stallo che si sarebbe protratto per mesi, privando ancora la città della Commissione Trasparenza, una commissione di garanzia e di controllo fondamentale, la cui presidenza spetta, per regolamento, ad un consigliere di opposizione, appunto".
"Sono stata presidente già dal 2016 al 2018, e, sinceramente, non mi sarei riproposta, lasciando spazio agli altri colleghi dell'opposizione, tanto che ho sempre votato la collega Mascolino, l'unica che si era candidata a ricoprire questo ruolo. Ma la maggioranza ha creato un muro insormontabile sul nome della collega, dunque qualcuno doveva sbloccare questo stallo, così ho deciso di fare un sacrificio in più, di caricare questo ulteriore compito sulle mie spalle, accettando e chiudendo questa situazione che rischiava di protrarsi per mesi come quella della presidenza del consiglio, accettando mettendoci la faccia, a costo anche di subire qualche critica. Ma, chi vive la Politica con passione va oltre il chiacchiericcio e pensa al bene comune. Io credo che il mio non sia stato un segno di debolezza o di sconfitta nei confronti della prepotenza della maggioranza, perche non sarò per nulla superficiale nello svolgimento del mio compito. Dopo aver compreso che non vi era altra via d'uscita, credo sia stato un gesto di responsabilità e di amore per la città. A me la gloria non interessa e non ho nulla per cui festeggiare. Mi interessa sedermi subito a lavorare, senza sconti per nessuno. Rinuncerò ad una Commissione permanente per dedicarmi alla Commissione Trasparenza. Non sarò da sola poiché avrò accanto tutto il gruppo locale del Movimento 5 stelle, oltre al contributo dei colleghi consiglieri".