
Una cittadina di Comiso ha augurato ogni male all’assessore ai Tributi Emanuela Pepi che, domenica scorsa, aveva pubblicato sui social un posto con il quale anticipava che avrebbe chiarito a breve alcuni passaggi sulla rottamazione quater delle cartelle e tributi locali. Fra i commenti, quello di una cittadina di Comiso che, vedendosi recapitare un fermo amministrativo per 106 euro da pagare addirittura nel 2006, quindi 17 anni fa, ha scritto: “Le auguro di passare i momenti di schifo che molti attraversano. Sia di salute che di lavoro così impara cos’è la vita”.
“Fino a che punto- ha detto la Pepi- si può augurare il male a chi ha scelto di impegnarsi per la propria città, eliminando disparità tra i contribuenti e recuperando quelle somme che consentono di erogare servizi alla città?”. Tra l’altro non è la prima volta che a Comiso accade qualcosa di simile. La stessa Pepi ricorda che nell’ottobre 2021 il Sindaco ricevette una lettera anonima e sempre per le tasse, nella quale oltre a spiacevoli offese sessiste, fu minacciata di morte”.
Tantissimi i messaggi di solidarietà giunti all’assessore sia da componenti della maggioranza che da esponenti dell’opposizione.
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