
Un defibrillatore in ricordo di Ilenia Gianninoto, morta a soli 33 anni per un problema cardiaco. L'apparecchio salvavita è stato acquistato e piazzato al lido "Chupa Chupa", il più antico di Macconi. Lì Ilenia lavorava insieme al resto della sua famiglia. Il titolare, infatti, è Francesco Gianninoto, papà di Ilenia ed ex presidente del Consiglio comunale di Acate,
Era un giorno di fine estate, lo scorso anno, quando un malore improvviso provocò la morte, della giovane. A distanza di quasi dodici mesi, in memoria di Ilenia, ragazza bella e solare che accoglieva con un sorriso i frequentatori, i genitori hanno voluto dotare lo stabilimento balneare di un defibrillatore.
“Con parte del ricavato delle offerte devolute dalla comunità Acate – spiega Gianninoto – abbiamo voluto acquistare e mettere a disposizione nel locale, a disposizione di chiunque ne abbia bisogno, operatori sanitari e semplici cittadini, questo strumento salvavita. Quattro di noi siamo stati addestrati al suo corretto uso. Con altri fondi abbiamo sostenuto l’AIPI, l’Associazione Ipertensione Polmonare Italiana. Una malattia rara e poco conosciuta dei vasi sanguigni dei polmoni, di cui spossatezza, affanno e svenimenti sono alcuni dei sintomi; nostra figlia ne soffriva sin dall’età di 22 anni e l’ha combattuta con ogni mezzo fino al 12 settembre scorso, quando si spense tra le mie braccia dopo che tutte le manovre tentate non ebbero successo”.
L’idea del defibrillatore era venuta alla stessa ragazza: “Tra una cura e l’altra a cui si sottoponeva ogni anno- racconta il padre- Ilenia aveva anche pensato che lo stabilimento non potesse fare a meno del defibrillatore, che non è obbligatorio, oltre a tutte le attrezzature di primo soccorso di cui siamo dotati. Accoglieva tutti con un sorriso e il suo garbo, ci manca tanto”.
Ilenia era attesa di un consulto medico in previsione di un possibile trapianto di cuore. Non ne ebbe il tempo.