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- Scritto da Super User
- Categoria: Notizie
- Pubblicato: 03 Aprile 2017
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“Vivo la condanna con immenso dolore ma sono sempre fiduciosa. Un giorno o l’altro mi crederanno. Adesso e dopo la presentazione dell’appello è difficile, sto vivendo momenti di grande ansia".
Lo ha detto Veronica Panarello, condannata in primo grado a trent'anni di reclusione per l’omicidio del figlio Loris Stival ucciso il 29 novembre 2014 a Santa Croce Camerina alla trasmissione Mattino 5. “Ho mentito solo quando ho parlato dell’ incidente in casa – ha poi aggiunto Veronica - Loris è sempre con me, lo sogno spesso e dormo con una sua canottiera sotto il cuscino”.
Ed intanto l'avvocato della donna, Francesco Villardita, ha presentato ricorso contro la sentenza di primo grado del Gup di Ragusa, Andrea Reale, emessa il 17 ottobre 2016, a conclusione del processo col rito abbreviato. Il ricorso, ha confermato il penalista, è stato depositato nella cancelleria della Corte d'assise d'appello di Catania. In 66 pagine l'avvocato contesta la sentenza di condanna "in toto" e, in particolare, "in 12 punti principali". "Abbiamo contestato tutto - ha detto Villardita - non c'è stato punto che abbiamo tralasciato. Abbiamo mosso contestazioni integrali alle motivazioni della sentenza, punto per punto". La data del processo di secondo grado non è stato ancora fissato.