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Scritto da Super User
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Categoria: Notizie
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Pubblicato: 03 Novembre 2024
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Quella del gioco online è una delle poche realtà a continuare una crescita esponenziale nel lungo periodo. Studi di settore e ricerche lo confermano, da ultima quella della CGIA Mestre in sinergia con As.Tro.
Nel report pubblicato da questo sito infatti viene presa in esame la raccolta del gioco online, che è impennata tra 2019 e 2022 negli anni immediatamente precedenti e successivi alla pandemia. Il tutto condito dalla crisi del gioco terrestre e delle restrizioni indotte dall’emergenza Covid.
Dal report emerge con tutta evidenza che il gioco online ha fatto il maggior balzo in avanti nel periodo sopra considerato, arrivando ad una raccolta pari a 19.531 miliardi di euro, per quel che concerne le slot machine. Subito dopo giochi di carte e a base sportiva. Diversa la situazione del Betting Exchange, che si piazza fuori dal podio sfiorando il miliardo di raccolta. Si tratta di una crescita pari a 36,6 miliardi di euro in tutti i settori, con una chiarissima incidenza decisiva delle slot machine (il 48% del totale della raccolta). Il gioco in rete è scandito dunque da qualche categoria che, nel complesso, tira avanti l’industria del momento. È un dato di fatto: più della metà degli italiani gioca online.
Ed è un trend, questo, continuativo nel tempo che non conosce interruzioni da Nord a Sud. Come nel caso della Sicilia: sui dati della spesa pro-capite in Italia in termini di gioco, tre province siciliane fanno la differenza secondo quanto riporta Focus Sicilia. Sono quelle di Messina, Palermo e Siracusa. Ogni siciliano spende, all’anno, all’incirca 5000 euro nel gioco. Sono dati che rendono la città metropolitana di Palermo la quarta in Italia per spesa in gioco, dopo le primatiste Roma, Napoli e Milano. Non è un dato di poco conto, nel complesso.
Il Report mette in evidenza anche l’incidenza della spesa online sulla spesa totale: nel 2004 questa era pari appena al 4,1% del totale, nel 2016 è arrivata a superare il miliardo e nel 2022 ha totalizzato quasi venti miliardi totali. Balzi in avanti accelerati poi nel 2019, l’ultimo anno di “normalità”. È oggettivo che il cambio di passo autentico si è avuto nel 2020, quando il gioco terrestre è entrato giocoforza nel vortice della crisi e il gioco online ha potuto innalzare il suo appeal e raccogliere migliaia di giocatori costretti a migrare.
Sono dati che impongono delle riflessioni, anche sul delicato tema riciclaggio: nel report emerge che le segnalazioni all’antiriciclaggio nel 2023 sono aumentate a 12.023, del +86% rispetto al 2019. E per la prima volta le segnalazioni per l’online hanno superato quelle del canale fisico. Sono i dati di una realtà mutata con la quale è giusto fare i conti e adottare tutte le contromisure possibili.