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- Scritto da Super User
- Categoria: Notizie
- Pubblicato: 25 Agosto 2017
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Cresce l’attesa per il Re Cucco, la festa che, negli anni ’80, era l’emblema dell’estate ipparina. Un evento unico nel suo genere, capace di attirare migliaia di presenze da tutta la provincia e oltre. C’erano i carri allegorici, c’erano i gruppi mascherati, ma guai a parlare di ‘Carnevale in riva al mare’. All’ideatore, l’artista e storico Arturo Barbante, questa espressione non è mai piaciuta e dai capannoni all’interno della Fiera Emaia di Vittoria, tra una spruzzata di vernice e un sopralluogo tecnico, lancia un messaggio chiaro a chiunque, in futuro, vorrà farsi carico dell’organizzazione: «Re Cucco è una mia creatura – dice con fierezza – e non è una carnevalata, perché porta con sé ideali e valori fondamentali quali la difesa del nostro territorio e della nostra identità storica e culturale».
L’appuntamento è per sabato, a partire dalle 19.30, a Scoglitti. Il lungo corteo sarà aperto da un carro raffigurante un grande gufo liberty, omaggio allo stile predominante nell’architettura vittoriese. I sette carri che sfileranno sono stati ideati e disegnati dal professor Arturo Barbante, che ha tratto ispirazione dal mondo agricolo, dalle tradizioni locali e dal mare. «La festa sarà un omaggio alle nostre eccellenze – afferma - dal vino agli ortaggi e al pesce, tutto saggiamente difeso dal Re Cucco, pensato come un personaggio positivo capace di fronteggiare e sconfiggere il negativo. Nelle edizioni del passato, infatti, abbiamo bruciato carri raffiguranti spacciatori di droga, mafiosi, estorsori, fino allo stesso Belzebù».
Sette carri, dunque, più un’ape, cinque biciclette che traineranno altrettante carriole cariche delle eccellenze della nostra terra e del nostro mare, e dieci gruppi in maschera, per un totale di oltre 350 persone coinvolte....
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