- Dettagli
-
Scritto da Super User
-
Categoria: Notizie
-
Pubblicato: 04 Dicembre 2018
-
Visite: 1538
La Dda di Palermo ha disposto stamani il fermo di 46 persone ritenute componenti dell'organizzazione Cosa Nostra. Dopo la morte del boss Totò Riina la Cupola stava organizzando la sua ricostruzione e, secondo gli inquirenti, Settimino Mineo, 80 anni, ufficialmente gioielliere, era stato designato al vertice della commissione provinciale che da anni ormai aveva smesso di riunirsi. Ora, però, avevano svolto il nuovo vertice, segno che i clan avevano scelto di tornare alla struttura unitaria di un tempo.I 46 fermati dai Carabinieri del Comando Provinciale di Palermo sono accusati di associazione mafiosa, estorsione aggravata, intestazione fittizia di beni, porto abusivo di armi, danneggiamento a mezzo incendio, concorso esterno in associazione mafiosa.
Mineo era stato già condannato a 5 anni al maxi processo istruito da Giovanni Falcone e fu riarrestato 12 anni fa, per poi tornare in libertà dopo una condanna a 11 anni. Il giudice Falcone l’aveva arrestato nel 1984 e lui spavaldo aveva detto all’interrogatorio: “Non so di che parla, cado dalle nuvole”.
Con lui, tre componenti della Cupola, i rappresentanti del mandamento di Porta Nuova, Gregorio Di Giovanni; di Misilmeri-Belmonte, Filippo Salvatore Bisconti; di Villabate, Francesco Colletti. Come Mineo, tutti scarcerati di recente dopo aver scontato condanne per mafia.
È stato Colletti a svelare l’ultimo mistero dei boss, e non sospettava certo di essere intercettato. Al suo autista, Filippo Cusimano, ha raccontato della riunione della commissione provinciale a cui aveva partecipato alcune ore prima, il 29 maggio. Resta il mistero sul luogo della riunione. Ma per il resto il boss di Villabate è stato fin troppo loquace con il suo autista. Ha raccontato che alcuni boss non avevano il rango adeguato per partecipare alla riunione solenne e per questa ragione, sarebbero rimasti fuori Salvatore Pispicia di Porta Nuova, Francesco Caponnetto di Villabate, Giovanni Sirchia di Passo di Rigano e Francesco Picone della Noce.
Ecco l'elenco completo degli indagati nell'operazione Cupola 2 dei carabinieri del comando provinciale di Palermo: Stefano Albanese, 34 anni di Termini Imerese, Giusto Amodeo, 48 anni Misilmeri; Filippo Annatelli, 55 anni di Palermo, Gioacchino Badagliacca, 41 anni, Palermo, Filippo Salvatore Bisconti, 58 anni, Belmonte Mezzagno, Giuseppe Bonanno, detto Andrea, 57 anni, Misilmeri, Giovanni Cancemi, 48 anni, Palermo, Francesco Caponnetto, 48 anni, Palermo, Francesco Colletti, 49 anni Palermo, Giuseppe Costa, 36 anni Villabate, Maurizio Crinò, 47 anni Misilmeri, Rosalba Crinò, 29 anni Villabate, Filippo Cusimano 42 anni, Misilmeri, Rubens D'Agostino, 43 anni Palermo, Giuseppe Di Giovanni, 38 anni Palermo, Gregorio Di Giovanni, 56 anni Palermo, Filippo Di Pisa, 45 anni Misilmeri, Andrea Ferrante, 43 anni, Palermo, Francesco Antonino Fumuso, 51 anni, Villabate. Vincenzo Ganci 52 anni Misilmeri, Michele Grasso, 43 anni Palermo, Simone La Barbera, 56 anni Mezzojuso, Marco La Rosa, 37 anni Palermo, Gaetano Leto, 38 anni Palermo, Michele Madonia, 48 anni Palermo, Giusto Francesco Mangiapane, 42 anni Ciminna, Matteo Maniscalco, 63 anni, Monreale, Luigi Marino 44 anni Palermo, Pietro Merendino, 53 anni Misilmeri, Fabio Messicati Vitale, 44 anni Villabate, Giovanni Salvatore Migliore, 50 anni Belmonte Mezzagno, Settimo Mineo, 80 anni Palermo, Rosolino Mirabella, 32 anni Palermo, Salvatore Mirino, 51 anni Palermo, Massimo Mulè, 46 anni Palermo, Domenico Nocilla, 72 anni Misilmeri, Carlo Noto 62 anni Misilmeri, Nicolò Orlando, 52 anni Misilmeri, Salvatore Pispicia, 51 anni nato a Palermo, Stefano Polizzi, 63 anni Bolognetta, Gaspare Rizzuto, 36 anni Palermo, Michele Rubino 58 anni Palermo, Giovanni Salerno, 68 anni Palermo, Pietro Scafidi 26 anni Misilmeri, Salvatore Sciarabba, 68 anni Palermo, Salvatore Sorrentino, 53 anni Palermo, Giusto Sucato, 49 anni Misilmeri, Vincenzo Sucato, 74 anni Misilmeri, Salvatore Troia, 58 anni Villabate.