25 novembre 2020

Ancora un giovane scoglittiese alla ribalta grazie alla sua bravura. Questa volta si tratta della giovane Irene Sallemi, 26 anni che è stata intervista dal magazine on line “Pazzoperilmare.it”. A Mirko Metitiero la giovane, terzo ufficiale di macchina per la Carnival Cruise Line, racconta di essere stata attratta fin fa piccola dalla complicata vita di mare e di aver scelto la scuola superiore Nautica, ed in particolare l’indirizzo “macchine” perché incantata dai racconti del padre relativi alla sua esperienza durante la leva obbligatoria con la divisa della Marina Militare, a Taranto. Una carriera che il padre, per motivi familiari, non aveva potuto proseguire per motivi familiari. Ad influire sulla sua scelta i racconti della carriera del nonno, che per ben 46 anni ha lavorato come nostromo. Irene, però, inizialmente sognava di fare altro, tanto che inizialmente si era iscritta al liceo psicopedagogico. Nonostante i buoni risultati conseguiti a scuola, però, qualcosa in lei “bolliva”. A “Pazzoperilmare.it.” racconta infatti che, una volta a casa, non vedeva l’ora di mettersi al computer per guardare su YouTube documentari sulla costruzione delle navi, sull’attività degli Ufficiali e di tutto l’equipaggio ed in generale sulla vita in mare. All’inizio, però, tenne nascosta questa passione dato che l’Istituto Nautico più vicino distava circa un’ora dal suo paese e, purtroppo, gli autobus di linea non hanno degli orari “comodi”. Solo alla fine del terzo anno di liceo venni a conoscenza di un bus privato e  decise di cambiare  scuola. A quel punto lo comunicò ai genitori che, racconta, accolsero con felicità questa sua scelta. 

La scelta cadde sull’indirizzo “Macchine”, invece, poiché la stessa Irene racconta di essere sempre stata affascinata dalla meccanica, tanto che da piccola, anziché giocare con le bambole, talvolta si divertiva con gli attrezzi del padre, in garage. 

La maturità al Nautico “Giorgio La Pira” di Pozzallo è arrivata nel 2013 e poco più di un anno dopo è arrivato anche il primo colloquio di lavoro con Carnival Cruise Line. Dopo 3 mesi, infine, semaforo verde a tutti quei corsi che precedono l’imbarco. 

A “Pazzoperilmare.it”, poi, Irene racconta le difficoltà di lavorare, da donna, in un ambiente prettamente maschile. “Nonostante siano passati 6 anni- ha detto- ogni imbarco sembra sempre lo stesso perché c’è sempre qualcuno che non accetta una ragazza nel dipartimento macchine. Devo sentire sempre delle battutine sessiste, ma col tempo ho imparato ad infischiarmene ed a fare il mio lavoro, che è l’unica cosa che conta. La mia carriera è molto più importante di quello che possa pensare la gente. La maggior parte dei miei colleghi mi ha sempre accolto bene, con alcuni di loro ho instaurato anche un rapporto di amicizia. 

Infine, dopo una lunga intervista, Irene racconta come si vede fra 10 anni confessando che al momento pensa sicuramente alla carriera, ma che il suo obiettivo finale rimane sempre la famiglia, sperando di poter far convivere le due cose e continuare a fare quello che ha sempre amato fare.