lunedì, 12 maggio 2025

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Boom di spesa nel gioco online: Palermo tra le prime città italiane
Quella del gioco online è una delle poche realtà a continuare una crescita esponenziale nel lungo periodo. Studi di settore e ricerche lo confermano, da ultima quella della CGIA Mestre in sinergia con As.Tro. Nel report pubblicato da questo sito in...

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- Gli uomini della Squadra mobile di Trapani, coordinati dalla DDA di Palermo, stanno eseguendo 11 misure cautelari e sottoponendo a sequestro tre imprese controllate da Cosa Nostra. L'operazione, denominata in codice "Ermes 2", infligge un altro duro colpo al clan del superlatitante Matteo Messina Denaro. Secondo gli inquirenti il boss, attraverso le imprese sequestrate, era in grado di condizionare gli appalti nella zona del Trapanese. L'indagine ha confermato i saldi contatti tra il clan mafioso di Mazara del Vallo, retto da Vito Gondola, e quello di Castelvetrano e ha svelato gli accordi per spartirsi gli appalti sotto le direttive del latitante Messina Denaro. Le imprese sequestrate erano direttamente controllate dalle famiglie mafiose del trapanese attraverso alcuni prestanome. Mediante queste imprese Cosa Nostra si sarebbe infiltrata, ad esempio, nei lavori per la realizzazione del parco eolico di Mazara del Vallo e nei lavori di ristrutturazione dell'Ospedale.

- "Preghiamo per coloro che, riconoscendo la gravità del gesto che hanno compiuto, riescano a rendersi conto che anche loro è come se avessero perso la vita, l'unico bene prezioso e non surrogabile che abbiamo". Così il vicario generale dell'Arcidiocesi di Siracusa, Sebastiano Amenta, nel corso del funerale di Giuseppe Scarso, l'ottantenne picchiato e poi dato alle fiamme l'1 ottobre scorso nella sua abitazione a Siracusa, e morto all'ospedale Cannizzaro di Catania dove era stato ricoverato. Poche persone nella piccola chiesa di Grottasanta. In prima fila il fratello e la cognata, i nipoti, poi alcuni vicini di casa della vittima. Tra i banchi anche il sindaco di Siracusa Giancarlo Garozzo e il questore Mario Caggegi.

- Rimproverato dall'insegnante e poi dalla madre, avvertita proprio dalla docente, per avere versato acqua su un computer mentre era a scuola, un ragazzino di 11 anni è salito sul tetto dell'istituto minacciando di buttarsi, ma è stato bloccato dai poliziotti. E' accaduto nell'istituto comprensivo Livio Tempesta, nel quartiere di San Cristoforo, a Catania. Gli agenti del commissariato sono riusciti a fermare l'alunno dopo avere raggiunto il tetto con non poche difficoltà, anche in considerazione delle avverse condizioni meteorologiche. I vigili del fuoco poi hanno fatto scendere il ragazzino in sicurezza e un parente l'ha convinto a riaffidarsi alla madre.

- Nei primi 10 mesi dell'anno calano del 5,2% le assunzioni in Sicilia, rispetto allo stesso periodo del 2015. Lo rivela l'Osservatorio sul precariato dell'Inps. L'andamento decrescente, in particolare, ha riguardato quelle a tempo indeterminato (-26,7%, pari a 30.065) che si fermano a 84.029 nel 2016, contro 114.094 del 2015 e 102.441 di due anni fa. Di contro, nell'Isola crescono le assunzioni a tempo determinato: a ottobre di quest'anno ne risultano 9.830 in più rispetto al 2015. Bene l'apprendistato, che risulta quasi raddoppiato e in crescita anche le assunzioni stagionali: sono state 318 in più ne 2016. Infine, l'Istituto attesta nell'Isola un calo del 18% delle trasformazioni di rapporti di lavoro a tempo indeterminato di contratti a termine o apprendistato, mentre le assunzioni a tempo indeterminato instaurate con l'esonero contributivo previsto dalla legge di stabilità del 2015 risultano pari a 32.066.

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