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- Scritto da Super User
- Categoria: Notizie
- Pubblicato: 29 Dicembre 2016
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- "Ho ucciso le mie due bambine soffocandole con le mie mani. La candeggina non c'entra niente. L'ho usata per me perché volevo morire con loro, ma non ci sono riuscita". Ha confessato così, in un pianto dirotto, il suo duplice delitto Giuseppa Savatta, la 41enne di Gela, interrogata nel suo letto dell'ospedale "Vittorio Emanuele" dove si trova ricoverata e piantonata dai carabinieri, in stato di arresto. E' stata la stessa Savatta, insegnante di sostegno in una scuola media, a volere chiarire la dinamica dei fatti, rimarcando che amava follemente le proprie figlie, Maria Sofia di 9 anni, e Gaia di 7, che voleva stare sempre con loro ma temeva di perderle a causa della crisi con il marito. Ieri, nel tardo pomeriggio, è iniziata l'autopsia sui corpicini delle due bambine. Alle 19, una messa in suffragio delle piccole vittime è stata celebrata nella chiesa Regina Pacis su iniziativa della parrocchia..
- Il centro di condizionamento all’interno del mercato ortofrutticolo di Vittoria finalmente si farà: sono state recuperate le somme ed è stato firmato il decreto di finanziamento. “Per mesi abbiamo lavorato a testa bassa e in silenzio e adesso raccogliere i primi frutti è qualcosa di straordinario – ha commentato il sindaco Moscato che annuncia che la Regione Siciliana ha finanziato il progetto che prevede non solo la realizzazione del centro di condizionamento, ma anche delle tettoie-deposito e di una piattaforma di carico e scarico merce per complessivi 1 milione e 300 mila euro. “Non potevamo permettere che Vittoria perdesse questi soldi – continua il sindaco - e da agosto ci siamo recati spessissimo a Palermo per chiedere lumi agli uffici di competenza, scoprendo che in questi ultimi anni nessuno aveva coltivato il progetto, tant’è vero che la somma finanziata, prevista nel bilancio 2014 a seguito di una delibera della Giunta Regionale, non era stata reiscritta né nel bilancio 2015 né in quello 2016. Solo il nostro impegno ci ha permesso di ottenere il finanziamento e nelle prossime ore – conclude - darò mandato agli uffici di attivarsi per appaltare in tempi brevissimi i lavori”.
- La Soaco ha proposto al Commissario Straordinario del Libero Consorzio Comunale di Ragusa, Cartabellotta, un miglioramento strutturale dell’aerostazione con la realizzazione di due nuovi gate al primo piano che consentirebbero ulteriormente la crescita del traffico aereo. Il progetto è già definitivo, è all’esame dell’Enac per l’approvazione e, secondo la proposta Soaco, potrebbe essere finanziato con i fondi ex Insicem destinati inizialmente alle incentivazione delle rotte, mettendo così da parte definitivamente il bando che è andato deserto già tre volte. I vertici di Soaco hanno illustrato a Cartabellotta che il miglioramento strutturale dell’aerostazione non è più procrastinabile e quindi sarebbe corretto utilizzare tali fondi con questa finalità, considerata anche la fase avanzata della progettazione.
- Ci sono anche otto comuni iblei nell'elenco nazionale dei territori candidati alle agevolazioni previste dal Ministero dello Sviluppo Economico per le “aree di crisi industriale” non complessa che “presentano, comunque, impatto significativo sullo sviluppo dei territori interessati e sull'occupazione”. A renderlo noto i deputati regionali del PD Pippo Digiacomo e Nello Dipasquale che hanno seguito l'iter assicurandosi che i comuni iblei non venissero esclusi. A beneficiare di queste misure di sostegno, per la piccola politica industriale, sono i comuni nei quali si trovavano degli insediamenti oggi dismessi. Per l'area iblea si tratta di: Giarratana, Modica, Monterosso Almo, Ragusa, Santa Croce Camerina, Scicli Ispica e Pozzallo. Il decreto prevede la concessione ed erogazione delle agevolazioni in favore di programmi di investimento finalizzati alla riqualificazione di queste aree di crisi industriale.
- Furto sacrilego ai danni del santuario della Madonna dell´Itria a Modica. I ladri senza scrupoli hanno trafugato un calice di argento e la coroncina della Madonna realizzata in latta dorata. Il furto risalirebbe a qualche tempo fa ma don Ernesto Scarso se ne è accorto solo ora e ha presentato denuncia contro ignoti. Dal sopralluogo pare non sia stato riscontrato nessun segno di effrazione, come se fosse stata usata una chiave universale. Indagini in corso.