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- Scritto da Super User
- Categoria: Notizie
- Pubblicato: 10 Gennaio 2017
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Annunciata ieri la nuova rete ospedaliera siciliana che porta la firma dell’assessore regionale Baldo Gucciardi. Nemmeno il tempo di illustrarla e già una valanga di critiche, soprattutto per il futuro del Maggiore di Modica e del Busacca di Scicli. Di ‘ipotesi folle e assurda’ parla il parlamentare nazionale ibleo Nino Minardo. “Secondo la “cervellotica” ipotesi – dice - l’ospedale di Modica diventerebbe ospedale di base, ovvero secondario, ed automaticamente subirebbe il taglio di altri reparti visto che nello schema è previsto per Modica e Scicli il mantenimento del solo pronto soccorso. Il comprensorio di Modica e Scicli serve centinaia di migliaia di utenti e l’assessorato regionale alla salute, con la complicità dell’Asp 7 di Ragusa, cosa fa? Continua a smembrare la nostra sanità senza criterio a discapito dei cittadini. Una follia allo stato puro e in giornata mi rivolgerò al Ministro della salute affinchè fermi questo scempio” conclude Minardo.
Non è tanto più morbido il sindaco di Scicli, Enzo Giannone, secondo cui il nuovo piano penalizza fortemente il distretto della parte orientale della provincia di Ragusa. “A fronte di strutture ospedaliere che altrove vengono salvate e mantenute, l'ospedale “Maggiore” di Modica e l’Ospedale “Busacca” di Scicli verrebbero ulteriormente ridimensionati, in un processo di unificazione che li porterebbe ad essere declassificati come presidio di base. Se questa è la prospettiva, che penalizza fortemente i cittadini di metà della provincia di Ragusa e zone afferenti di quella di Siracusa, noi la rifiutiamo, difendiamo l’importanza degli ospedali di Scicli e Modica e ci appelliamo a tutte le rappresentanze parlamentari iblee, per avviare un’azione sinergica con i sindaci affinché questa prospettiva venga ripensata e corretta”.
“E’ arrivato il momento che il Direttore Generale dell’Asp 7 si faccia da parte. Chiedo le sue dimissioni per incapacità nel gestire la sanità iblea e finanche nel capire il territorio ibleo”. Con queste durissime parole il Sindaco di Modica, Ignazio Abbate, commenta gli ultimi scenari che si stanno profilando per il mondo sanitario del comprensorio. In particolare il ridimensionamento dell’emergenza/urgenza nel comprensorio modicano che comporterebbe un danno incalcolabile per l’offerta sanitaria di questo angolo della Sicilia e che renderebbe la sicurezza sanitaria sempre più carente:“Che l’Assessore Regionale abbia dimostrato in questi anni il totale disinteresse per la sanità iblea è palese e che questo viene avallato dai “nostri” deputati regionali è ancora più evidente. E’ impensabile che un Governo regionale agisca in questo modo sulla nostra provincia senza che i deputati muovano un dito ma che anzi si ostinino a sostenere lo stesso Governo. A questo punto la conclusione per loro è la stessa. Tolgano la fiducia al Governo o si dimettano da Deputati visto che sono stati eletti con i voti del territorio che non riescono a rappresentare. Ho sentito il dovere di interessare anche i Sindaci di Pozzallo, Scicli, Ispica, Rosolini e Pachino, visto che l’Ospedale Maggiore di Modica serve un bacino di utenza che arriva dalla provincia di Siracusa coinvolgendo anche i territorio di questi comuni. Tutti hanno dato la propria disponibilità a sostenere la battaglia per il potenziamento del nostro Ospedale e domani saranno con noi ad incontrare il Ministro Lorenzin. Ormai è palese che gli unici difensori del territorio nei confronti della Regione restiamo solo noi Sindaci. Utilizzeremo tutte le forze a nostra disposizione per evitare questo ennesimo sopruso della Regione nei nostri confronti. L’unica cosa che chiediamo con forza è il rispetto del Patto dei Sindaci siglato lo scorso anno ed approvato nel giugno del 2016 anche dalla Regione, che ora invece rimette in discussione tutto”.