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- Scritto da Super User
- Categoria: Notizie
- Pubblicato: 20 Gennaio 2017
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- Una lunga nota sulla pagina di Addiopizzo Palermo fa chiarezza sul ruolo di Ugo Forello, candidato del M5S alla poltrona di sindaco di Palermo e sottolinea come Addiopizzo non si riconosca in nessun colore politico. "Non ci siamo mai tirati indietro dal confronto con gli attori delle istituzioni e dei partiti, quando questo poteva servire per spronare, per stimolare, per fare emergere responsabilità, opportunità, e laddove ce ne fossero le condizioni anche per collaborare - si legge nella nota in questione - ma siamo sempre rimasti apartitici e questo per noi è un assioma che è, e resta, caratteristica identitaria forte e imprescindibile. Abbiamo desiderio di chiarire il rapporto tra l’Associazione Addiopizzo e il suo ex socio Ugo Forello, compagno che ha condiviso e costruito un pezzo della nostra storia: rispetto alla scelta di Ugo di aderire ad un soggetto partitico, sentiamo il dovere di dire con determinazione che ne restiamo estranei, pur rispettandola ".
- Un uomo di 29 anni è stato arrestato dalla Guardia di Finanza a Catania perché sorpreso alla guida di un Suv con un chilo di marijuana. L'uomo è stato fermato per un controllo nel quartiere Zia Lisa. La droga era in una cassetta degli utensili che l'uomo aveva nel portabagagli ed era suddivisa in confezioni sottovuoto da 50 grammi l'una. I militari hanno accertato che la droga era stata lavorata in casa: una successiva perquisizione domiciliare ha, infatti, portato alla scoperta ed al sequestro di altra marijuana, semi di canapa indiana, bilance, un sigillatore, buste per il sottovuoto e strumenti utilizzati per lavorare e confezionare la sostanza stupefacente. Nell'abitazione, che è risultata pure allacciata abusivamente alla rete elettrica, è stata anche scoperta e sequestrata una centrale di masterizzazione di cd e dvd con 3.500 articoli completi di locandine e pronti per la vendita.
- La Guardia di Finanza di Palermo ha sequestrato, nel Principato di Andorra, somme di denaro e gioielli del valore di circa un milione e mezzo di euro. Il sequestro è stato disposto dalla Sezione Misure di Prevenzione del Tribunale di Palermo nei confronti della moglie e delle figlie di Ezio Brancato, deceduto nel 2000 e fino al 1981 funzionario della Regione Siciliana. Quest'ultimo aveva effettuato, nel corso degli anni, investimenti in società operanti nel campo della metanizzazione, sia in Sicilia che in Abruzzo, ed era socio del "Gruppo GAS" di Palermo, la cui attività era stata costantemente controllata e favorita illecitamente dai boss Vito Ciancimino e Bernardo Provenzano.
- La Polizia ha sequestrato beni per un milione di euro a Giuseppe Fascella, 44 anni, arrestato nel 2014 nell'operazione antidroga "Vai e Vieni" a Palermo. Fascella avrebbe avuto un ruolo nell'organizzazione che riforniva di droga la piazza palermitana. Le risorse finanziarie per l'acquisto di ingenti quantitativi di stupefacente sarebbero state garantite dagli esponenti della famiglia mafiosa di Santa Maria di Gesù. L’organizzazione era composta da due gruppi: uno con a capo Francesco Fascella, ritenuto capo famiglia della zona della Guadagna e uomo d'onore del mandamento di Santa Maria di Gesù, l’altro con al vertice lo zio Pietro Fascella. Nel corso delle indagini gli investigatori hanno individuato e sequestrato una lussuosa villa a Villagrazia di Palermo, del valore stimato di un milione di euro.
- Sei persone, originarie di Palermo, sono finite in carcere perché ritenute responsabili di numerose rapine ad istituti di credito, commesse tra maggio e ottobre del 2016 con lo stesso modus operandi che prevedeva l'immobilizzazione dei dipendenti e dei clienti al fine di consentire l'apertura delle casse temporizzate e dei bancomat. Tre complici erano già stati arrestati ad ottobre dalla Squadra Mobile, in quanto colti nella flagranza di rapina tentata aggravata in una banca di Castel S. Pietro Terme.
- Un altro oltraggio al culto di Sant'Agata, il secondo ad un anno di distanza. Imbrattato con le feci l'altarino di via Dusmet, la stessa provocazione compiuta lo scorso gennaio nel periodo in cui la città si appresta a celebrare la festa per la Santa patrona. “Un atto esecrabile, blasfemo, che urta e offende la città e la sensibilità di ogni catanese” ha commentato il sindaco di Catania Enzo Bianco, che invita chiunque abbia visto qualcosa a segnalarlo alle forze dell'ordine.