martedì, 22 ottobre 2024

30 dicembre 2021

 

Il sindaco di Vittoria, Francesco Aiello, ha inviato un esposto querela alla Procura della Repubblica di Ragusa, e per conoscenza alla Prefettura, con cui denuncia quello che a suo dire è un palese conflitto di interessi nella gestione del Consiglio comunale, attualmente al centro dell’attenzione. Nella sua nota, il sindaco Francesco Aiello, in maniera dettagliata e partendo dalle elezioni del turno di ballottaggio per l’elezione del Sindaco nei giorni 24 e 25 ottobre scorsi, espone al Procuratore tutti passaggi, elencandoli con dovizia di particolari, che hanno portato la città al punto in cui si trova attualmente. In particolare, l’esposto si sofferma sull’ultima seduta del Consiglio e riporta la  richiesta dei consiglieri di maggioranza, che hanno chiesto ai sensi dell’articolo 21 della legge 241/1990 l’annullamento in autotutela della deliberazione di proclamazione del Presidente.

"ll Presidente- si legge nella nota diffusa dal Comune di Vittoria- ha sottolineato che già una richiesta simile, datata 7 dicembre 2021, era incardinata nei lavori del Consiglio e che era in attesa dei pareri del Segretario Generale e del Dirigente competente. A quel punto, il consigliere di maggioranza Greco, ha precisato che la richiesta del 7 dicembre, sottoscritta tra l’altro da tutti i 14 consiglieri di maggioranza, ai sensi della legge vigente andava portata in Consiglio entro 20 giorni. Il Presidente ha ribadito e confermato in più occasioni che non appena avesse acquisito i dovuti pareri, se questi fossero stati favorevoli, avrebbe immediatamente convocato il Consiglio inserendo all’o.d.g. la proposta di annullamento in autotutela, del 7 dicembre 2021, della delibera di proclamazione del Presidente del Consiglio, del 24 novembre 2021.I pareri che avrebbero consentito di sciogliere la riserva del Presidente circa l’inserimento della citata proposta del 7/12 di annullamento in autotutela 'ex tunc', ai sensi della legge 241 del 1990- si legge ancora nel documento diffuso alla stampa- sono pervenuti in data 21 dicembre 2021 ed entrambi favorevoli.  Nonostante il Presidente del Consiglio giorno 20 avesse dato ampia assicurazione che in presenza dei citati pareri avrebbe agito come prevede la legge, in data 22 dicembre ha convocato il Consiglio comunale, per giorno 27 dicembre, in prosecuzione della seduta precedente del 20 dicembre, senza inserire, secondo quanto prescritto da norma regolamentare ( all’art. 20, comma 1 della legge regionale 7 del 1992 e successiva modifica art. 44 legge regionale 26 del 1993) come argomento aggiunto, la più volte detta richiesta dei consiglieri di maggioranza. Nella seduta del 27 dicembre, nonostante i consiglieri di maggioranza abbiano più volte richiesto l’inserimento all’o.d.g. della proposta per votare l’annullamento in autotutela della delibera di proclamazione del Presidente, votata il 24 novembre scorso, il Presidente si è rifiutato categoricamente, nonostante i pareri richiesti fossero favorevoli. A fronte delle legittime proteste dei consiglieri di maggioranza che si sono opposti ad una gravissima violazione di legge, il Presidente ha dichiarato chiusa la seduta, adducendo inesistenti motivi di ordine pubblico".

"L’inadempienza del Presidente su un obbligo cogente non può essere disatteso dal Presidente del Consiglio- si legge ancora nel comunicato- a meno che il punto proposto non sia palesemente illecito o totalmente estraneo alle competenze consiliari". Da qui la richiesta di intervento delal Procura, chiamata a valuare "eventuali profili di illeciti e penali".

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