La richiesta di arresti domiciliari per Veronica Panarello è stata giudicata inammissibile dal tribunale di Ragusa per un cavillo giudiziario in quanto l’istanza doveva essere inoltrata anche agli avvocati delle parti offese, oltre che al giudice. L’avvocato Francesco Villardita, dunque, ha già confermato che ci riproverà, magari con l'applicazione del braccialetto elettronico: "Riproporrò la richiesta - ha detto - perché non credo che sussistano le esigenze cautelari, ovvero pericolo di fuga, reiterazione del reato e inquinamento delle prove". Veronica Panarello sta scontando nelle sezione femminile del carcere di Catania la condanna a 30 anni per l'omicidio volontario e l'occultamento di cadavere del figlioletto Loris.
Ed intanto arrivano le motivazioni del gup Andrea Reale che in 194 pagine spiega il perché della condanna a 30 anni della Panarello. "Il falso alibi fornito, le diverse versioni sui fatti, le plurime contraddizioni, i tentativi di accusare altre persone, la condotta processuale spregiudicata e calunniosa, ribadita in forma glaciale e senza tentennamenti anche davanti al giudice costituiscono comprova dell'inverosimiglianza di amnesie dissociative retrograde".Veronica Panarello secondo il giudice ha avuto "una condotta deplorevole, reiteratamente menzognera, calunniosa e manipolatrice". Per il gup la definizione coniata per lei dal Riesame di 'lucidissima assassina' "appare benevola" perché emerge "oltre all'evidenza" che "è stata lei da sola" ad avere commesso "senza pietà e pentimento il più 'innaturale' dei crimini".